Di nani e ballerine, di poeti e di imprenditori. Mantova scavalca l'arcinoto epitaffio virgiliano (Mantua me genuit, sic), e abbandona il VI canto del Purgatorio dantesco per mostrarsi in tutto il suo 'altro'. Bella e misteriosa, avvolta dalla foschia e circondata dall'acqua come un'isola sospesa, questa novella Avalon svela eroi e bellezze.
Resta ancora così tanto da imparare sulla città intitolata all'indovina Manto e noi siamo solo all'inizio.
Mantova fu amata da Shakespeare, che la citò diverse volte nelle sue opere: oltre al più celebre Romeo e Giulietta, appare infatti ne La Bisbetica Domata e ne i Due Gentiluomini di Verona. Charles Dickens la visitò durante il suo soggiorno italiano, ripercorrendo il tragitto di Romeo da Verona. La descrisse come 'arrugginita e stagnante' e parlò degli affreschi di Giulio Romano come 'potenti incubi e allucinazioni’.
Mantova, per chi non vi è stato, è spesso fraintesa, vissuta come fosse una provincia lontana dell'impero. Eppure ha meraviglie d'arte che catturano gli occhi e il cuore. E pure il palato, tante sono le iperboliche ricette locali: ravioli di zucca, offelle, sbrisolona, l’anello di monaco preferito dal mugnaio Pasini e molto altro. Da provare, tutte, anche a casa.
Da Palazzo Te a Palazzo Ducale e dalla Chiesa di San Francesco al Ponte degli Arlotti, passando per Palazzo D’Arco tanto amato da Italo Scaietta Consigliere di Amministrazione della Fondazione d’Arco, o dalla Casa del Mantegna, ogni monumento pare un insieme di forza e grazia, cristallizzato nel tempo. Ti aspetteresti che da un momento all'altro esca Isabella d'Este accompagnata da Francesco II Gonzaga. In jeans. Perché, l'ha detta giusta il giornalista Mario Gerevini: Mantova è il Rinascimento al tempo del web. E questa, come afferma Paolo Protti, impreditore dello spettacolo, è la città dei Gonzaga che è rimasta la capitale di questa incredibile famiglia di duchi e duchesse.
Mantova è piena di storie curiose: oltre alla più nota 'Camera degli Sposi', Palazzo Ducale vanta un appartamento di nani, dove l'immaginazione e la leggenda volevano ubicati ometti 'mini-size' in salette e salotti con tutti i comfort del tempo.
Peccato che risultò essere solo una bufala, smontata stanza dopo stanza dallo studioso Renato Berzaghi, proprio alla fine degli anni Settanta. Poco conta, perché i nani popolano Mantova nell'omonima fiaba di Gianni Rodari, noncurante della berzaghiana scoperta. L'importante è crederci, no?
E ci hanno creduto numerosi disegnatori, la cui fantasia è stata solleticata dalla patria (e dagli intrighi) dei Gonzaga. Mantova si rincorre infatti fra le pagine di Topolino, Lupo Alberto o Martin Mystère, e qui c'è pure un festival del fumetto, Mantova Comics&Games, appuntamento imperdibile per gli appassionati del genere. Da segnare in agenda.
La città riserva quindi innumerevoli sorprese e Virgilio non fu certo l'unico vip. Ci sono fenomeni di velocità, come l'inimitabile (e irraggiungibile) Tazio Nuvolari, il 'mantovano volante', o il conduttore Paolo Roversi, che tanto ci ha fatto divertire nel duo con l'ex moglie Syusy Blady. Onore anche agli editori Corraini – con il loro Festivaletteratura che dal 1997 anima la città di cultura e meraviglia.
Già, perché di cultura qui ce n'è tantissima. Proprio a Mantova, correva il 1969, al circolo Gaetano Bresci, venne composta da quattro rivoluzionari - Giancorrado Barozzi, Dado Mora, Flavio Lazzarini e Ugo Zavanella – la ballata ‘In morte dell'anarchico Pinelli’, un omaggio indelebile alla libertà nella più cupa Italia degli anni di piombo.
Non c'è quasi nessuno scrittore che non abbia celebrato la felicità della quiete rurale e deliziato il lettore con la melodia degli uccelli, sussurro di boschi, e il mormorio dei ruscelli.
(Samuel Johnson)
Infine, Mantova è anche delle 'sue' persone, quelle vere, che ci abitano e che ci vivono, che fanno imprese conosciute dovunque nel mondo.
Vanno a correre o a passeggiare sul lago, mangiano al Cigno, non rinuncerebbero mai alle ricette tipiche e sono intimamente provinciali, nel senso più bello e di appartenenza a un luogo che sa di non essere centro ma è pienamente consapevole di non essere periferia.
Conoscono la storia, sono felici di raccontarla ma gelosi delle tradizioni che si annidano in luoghi segreti, di cui parlano solo a chi si mostra davvero interessato ad ascoltarli. Sono i mantovani, lombardi anomali e tendenti emiliani, con quel rigore lombardo veneto nell’animo professionale e l’abilità tutta emiliana di godersi la calma, il relax e soprattutto l’ottima cucina. Li abbiamo intervistati e abbiamo colto dai loro suggerimenti un itinerario ideale, fatto di strade in cui perdersi, tanto ottimo cibo e percorsi non convenzionali per scoprire la città dei Gonzaga.
Ci hanno fatto sognare le passeggiate a piedi di Paolo Braguzzi. Grazie a Barbara Compagnoni, abbiamo scoperto il 'sugolo', l'imprenditore Gianluca Pasini ci ha invitato a mangiare le (superlative) pizzette del Panificio Freddi, Italo Scaietta ci ha suggerito di vivere la notte mantovana (fino tardi, mi raccomando). Il musicista Carlo Fabiano ci ha presentato Vera, cuoca divina e abile conversatrice del ristorante Porta Accanto. Lo shopping irrinunciabile è quello del fotografo Paolo Barbi, La Bottega di Cavicchioni e Natali in Via Calvi, con cornici, stampe antiche e opere d'arte, o dell'imprenditrice Marella Levoni con l'irrinuciabile tappa alla Salumeria Giovanni Bacchi, tempio della mostarda, dei formaggi e - neanche a dirlo - dei salumi.
Insomma, tante storie tutte da vivere. Aspettiamo la vostra.
Raccontaci il tuo luogo del cuore di questa città e contribuisci al racconto collettivo di Hic+Nunc con i tuoi ricordi e i tuoi indirizzi. Partecipare alla nostra narrazione è facile: basta compilare questo form con i tuoi dati.
La casa del Mercante, costruita nel 1455, domina piazza delle Erbe. Sulla facciata si vedono piatti, posate e suppellettili: era, in fondo, una pubblicità ante litteram, che stava ad indicare gli oggetti che il mercante vendeva. #mantova #visitmantova #lombardy #italy #lombardia #palazzo #mercante #italia 📸 @giandomenicofrassi
#MANTOVA: LA CITTÁ CHE NON TI ASPETTI.
Lasciati guidare ed incantare da questa città magica, abbandona i percorsi più conosciuti e gusta con noi pizzette, salumi e sugoli, passeggiando tra antiche botteghe.
Il primo percorso firmato Hic+Nunc è online.
✔️Hicnunc.it - Istantanee dall’Italia contemporanea
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Conoscete l’anello di monaco? Il dolce tipico mantovano è il preferito del Mugnaio di @molino_pasini che si racconta nella nostra intervista. {il link all’intervista è nella nostra bio qui sopra!} #mantova #hicpiununc - Pic by @giandomenicofrassi
MANTOVA - Tortelli di zucca e agnoli in brodo: i primi piatti secondo i Gonzaga, al ristorante Il Cigno. #Mantova #hicetnunc #hicetnuncoff 📸 @giandomenicofrassi
MANTOVA - La bella addormentata in attesa del suo Principe Azzurro: la città vista dai laghi. #mantova #hicetnunc #hicetnuncoff 📸 @giandomenicofrassi
MANTOVA - Una schiacciatina al panificio Freddi: i piccoli gesti quotidiani che migliorano l’umore. #mantova #hicetnunc #hicetnuncoff 📸 by @giandomenicofrassi